Croce Rossa Italiana

Un Italia che aiuta!

La fondazione (breve storia delle origini)

Il 15 giugno 1864 fu costituito il “Comitato Milanese della Associazione Medica Italiana per il soccorso ai malati e ai feriti in guerra” grazie al dott. Cesare Castiglioni, divenuto poi presidente del Comitato stesso, che propose di creare un'associazione per fornire aiuti medici ai militari feriti (in accordo con le numerose associazioni sorte in Europa grazie all'opera di Henry Dunant).
All'inizio del 1864 una commissione iniziò pertanto a gettarne le basi formando un comitato che a sua volta ne redasse il regolamento, ed esortò le altre 50 sedi sorgenti in altre città a fare altrettanto. Tale comitato, presupposto per l'istituzione della Croce Rossa Italiana, andò ad occupare il settimo posto in ordine di fondazione fra le società nazionali, quinto per adesione alla Convenzione di Ginevra.
Compiuta l'Unità d'Italia venne spostato a Roma il Comitato Centrale, dichiarato costituito il 31 maggio 1874. Fu costituita quindi un'assemblea per eleggere l'ufficio di presidenza provvisorio e per provvedere alla redazione del regolamento definitivo. Nelle riunioni successive si discusse sul nome da dare all'allora “Associazione di soccorso ai feriti e ai malati in guerra” e si approvarono gli articoli dello statuto del Comitato Centrale. Il 21 maggio 1876 fu eletto a Presidente Generale dell'Associazione e del Comitato Romano Enrico Gucciardini.

La missione

Gli Obiettivi strategici 2020 della Croce Rossa Italiana sono basati sull'analisi delle necessità e delle vulnerabilità delle comunità che quotidianamente serviamo e sono ispirati ai nostri Principi Fondamentali e Valori Umanitari.
Essi identificano le priorità umanitarie dell'Associazione, a tutti i livelli, e riflettono l'impegno di soci, volontari ed operatori CRI a prevenire e alleviare la sofferenza umana, contribuire al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace.
Formulati in linea con la Strategia 2020 della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, essi forniscono quindi il quadro strategico di riferimento che guiderà l'azione della Croce Rossa Italiana verso il 2020. L'adozione dei sei Obiettivi Strategici 2020 s'inserisce nell'ambito del processo di costruzione di una Società Nazionale più forte.
Alla base di una Croce Rossa Italiana più forte vi è una rete capillare di unità territoriali che vogliono "fare di più, fare meglio ed ottenere un maggiore impatto", operando in maniera trasparente nei confronti dei beneficiari e fornendo servizi affidabili, concepiti all'interno di un piano strategico basato sull'analisi dei bisogni e delle vulnerabilità della comunità alla quale rivolgono il loro operato, e tenendo in considerazione le capacità e le risorse che possono essere ottenute in maniera sostenibile. Le unità territoriali servono le rispettive comunità dall'interno, grazie all'azione quotidiana organizzata di volontari che hanno scelto di aderire al Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e ai Principi Fondamentali e Valori Umanitari, che conoscono e condividono gli indirizzi e gli obiettivi strategici della propria Società Nazionale e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.





Fare di più,
fare meglio,
ottenere un maggiore impatto.

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Struttura

L’ordinamento della Croce Rossa Italiana si ispira ai principi di sussidiarietà, di democrazia ed elettività delle cariche associative, di separazione tra le funzioni di indirizzo e controllo e le funzioni operative di autonomia degli organi territoriali, nonché ai criteri di efficacia, efficienza ed economicità.

La Croce Rossa Italiana si articola nei seguenti organi territoriali:

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